Pagina facebook: Comitato "G. Auriti

PRESENTAZIONE

Mondo Multipolare è interessato a far conoscere al pubblico italiano il  multipolarismo come chiave di lettura per comprendere le dinamiche globali attuali in un mondo sempre più complesso e interconnesso.
 

La finalità è fornire quante più informazioni e riflessioni possibili che riguardano le sfide geopolitiche in corso, la discussione teorica sul multipolarismo, e quali possono essere gli enormi vantaggi di una Europa dei popoli, compresa un'Italia sovrana, che non rinuncia alla civiltà occidentale, meglio ancora, europea della quale fa parte, in un'ottica e con prospettive ben diverse dalla attuale. 

Notizia recente 28/12/2025

FRANCO CFA&C ... come dire loro in lingua multipolare: "Addio...da ora in poi ce la caviamo da soli."

"Il Sahel ottiene la sovranità finanziaria

In occasione del vertice annuale dei capi di Stato dell'Alleanza degli Stati del Sahel (AES), Burkina Faso, Mali e Niger hanno inaugurato ufficialmente la banca di sviluppo congiunta dell'AES

La nuova istituzione finanziaria regionale è stata progettata per finanziare infrastrutture, sanità, energia e progetti strategici al di fuori dei sistemi finanziari controllati dall'Occidente.

La banca è una pietra miliare della rottura dell'AES con la dipendenza dal FMI/Banca Mondiale e dai vincoli dell'era del franco CFA."

Fonte. Canale telegram https://t.me/contronarrazione

Notizie  da approfondire

L'amministrazione Trump sta discutendo l'idea di creare una nuova alleanza a cinque nazioni (il nome è C-Core 5) che includerebbe USA, Russia, India, Cina e Giappone. Dovrebbe fungere da alternativa al G7, che ha perso la sua importanza politica ed economica, in particolare per i paesi europei che ne fanno parte. La notizia non è stata confermata  dalla Casa Bianca.

Fonte: RT  che l'ha rimbalzata dopo che ne ha fatto menzione Politico.

Basato sull'approccio multilaterale? ...

Secondo la dottrina di Obama, gli USA come primi fra pari?

oppure

 multipolare? ...

Secondo i requisiti fondanti il multipolarismo, sul rispetto reciproco tra le civiltà-culture, la sovranità, il rispetto delle culture e il commercio equo e reciprocamente vantaggioso?

I primi commenti a questa notizia (a quanto pare gli europei...!!!):

Dal canale Telegram di Laura Ruggeri:

Gli Stati Uniti stanno cercando di assumere la guida del mondo multipolare. Una delle idee al vaglio a Washington è sostituire il G7 con un nuovo formato "Big Five" (o C5) che includerebbe soltanto Stati Uniti, Russia, India, Cina e Giappone, escludendo deliberatamente ogni Paese dell'Unione Europea, secondo quanto riportato di recente da Politico. Donald Trump e il suo team sono consapevoli che un mondo multipolare non è più evitabile e vogliono plasmarlo secondo i termini americani, ha dichiarato il professor Alexey Martynov a Readovka. Martynov sostiene che l'Europa abbia perso la propria soggettività politica a causa della sua linea globalista e di una serie di errori strategici e di leader impreparati. A suo avviso, l'ultima dottrina di sicurezza nazionale statunitense esprime chiaramente una valutazione molto negativa di Washington sul futuro ruolo dell'UE sullo scacchiere internazionale. Tuttavia, l'analista politico Alexei Mukhin ha espresso forti dubbi sulla praticabilità del formato C5. Intervistato da Readovka, ha avvertito che, anche se dovesse concretizzarsi, sarebbe estremamente instabile e puramente situazionale. Per la Russia il principale vantaggio di un C5 consisterebbe nella disgregazione – almeno temporanea – dell'asse euro-atlantico per tutta la durata della presidenza Trump. «L'assenza di qualsiasi "coalizione dei volenterosi" in questo schema appare come una punizione deliberata: una fustigazione pubblica di Starmer, Merz e Macron», ha concluso Mukhin.

@LauraRuHK https://t.me/readovkanews/104416


Gran parte dei commenti  sul documento di sicurezza USA mettono in evidenza il declino della Unione Europea.... fosse vero!!!. Nel link sottostatante un interessante contributo di A. Dugin sul C5. (Attivare nel browser la traduzione automatica).

 C5 è un modello MULTIPOLARE MAGA

DOCUMENTI E LINK UTILI

La chiave di lettura di questo documento è principalmente offerta dalla visione del realismo politico Usa (presentato in questo articolo). Non manca una certa sensibilità "multipolare" e per l'attuale Unione Europea suonano i rintocchi di campane a morto.

Un interessante contributo in tale direzione è un articolo di Ricardo Martins in "New Eastern Outlook" del 26/12/2025 proposto in lingua italiana sul sito di Giubbe Rosse, con il titolo "L'inizio della fine del vecchio ordine per la sicurezza europea: dalla dinamica Washington-Mosca nasce una nuova architettura geoeconomica"

Il nostro mondo sta impazzendo? ... no. C'è una nascita! Il mondo multipolare.

Questa domanda è il frutto di un forte disagio motivato da cambiamenti repentini e drammatici. Fino al 2020 siamo vissuti in un contesto europeo e italiano, in particolare, che, seppur caratterizzato da contrapposizioni, fragilità, tensioni, nemmeno lontanamente poteva dar adito a un solo, lontanissimo pensiero di quanto attualmente stiamo vivendo. Siamo sopraffatti dai conflitti, più o meno armati, e non ci siamo accorti del loro arrivo. Sono piombati, improvvisamente, nel nostro quotidiano e lo hanno sconvolto.

  • Il 30 gennaio 2020 l'OMS dichiara l'emergenza di sanità pubblica a causa del Covid. Meno di 2 mesi dopo, la stessa Organizzazione dichiara la pandemia e da quel momento in poi abbiamo assistito ad un triste e pericoloso spettacolo, fatto di misure globali, più o meno coordinate fra loro, come lockdown e piani di vaccinazione. L'impatto è stato devastante.

  • Il 24 febbraio 2022 la Russia lancia una Operazione Militare Speciale e oltrepassa i confini ucraini da nord, da est e da sud. Immediatamente, e inaspettatamente, l'Occidente (USA, UE e NATO) parla di aggressione e di attacco al diritto internazionale che tutela la integrità degli Stati; impone sanzioni immediate (ma sarebbe meglio dire, già preconfezionate); rifornisce di armi e finanziamenti apparentemente a fondo perduto, l'Ucraina, che così acquisisce lo status di paese aggredito. Sembra, inizialmente, una guerra lampo, ma, in realtà, si preannuncia subito come qualcosa di più grande e complesso: uno scontro fra l'Occidente e la Federazione Russia con l'Ucraina utilizzata come proxy. Gli scenari internazionali mostrano prospettive niente affatto gradevoli, man mano che il conflitto si fa più acceso, nonostante alcuni sforzi diplomatici, miseramente falliti. L'inquietudine per quanto sta accadendo ad est dell'Europa cresce giorno dopo giorno e a tutt'oggi non si è ancora concluso. E' iniziata, tuttavia, una corsa al riarmo di dimensioni mondiali, mai visto prima di queste date

  • Il 7 ottobre 2023 Hamas lancia, improvvisamente, un'offensiva pianificata da mesi e coordinata nella zona meridionale di Israele, provocando 1200 morti e circa 250 prigionieri da usare come ostaggi. Israele, che, stranamente, sottovaluta i segnali di allerta, non lascia passare molto tempo e scatena, con il beneplacito di USA, UE e Nato, una guerra di distruzione della striscia di Gaza, da dove è partita l'offensiva di Hamas, radendola praticamente al suolo e provocando una crisi umanitaria di portata colossale. Israele, sostenuta e affiancata militarmente dagli USA, non ha esitato prima a coinvolgere anche il Libano e a scatenare un conflitto vero e proprio con l'Iran il 13 giugno 2025, durato 12 giorni ed iniziato anche con un pesante bombardamento diretto da parte degli Usa, che si sono lasciati coinvolgere, su infrastrutture militari e non, iraniane.

  • Il 20 gennaio 2025 Donald Trump viene insediato presidente degli USA, insediamento preceduto da grandi promesse di riappacificazione mondiale e di eliminazione del Deep State e delle lobby guerrafondaie neocons USA, suscitando speranze di pace che, però, i tentativi, andati a vuoto,  di risolvere "in 24 ore" il conflitto russo-ucraino, la guerra contro Gaza e l'Iran, la focalizzazione sulla Cina come minaccia pricipale e la instaurazione di una fluttuante e incomprensibile iniezione di dazi hanno letteralmente disintegrate.

  • Dal 2023 al 2025 i BRICS, gruppo informale di economie emergenti, nato nel 2009 per promuovere la cooperazione economica e politica multilaterale del Sud Globale, si espandono da 5 a 10 membri effettivi e 13 paesi partner, rappresentando circa il 50% della popolazione mondiale e il 41% del PIL globale. Il suo focus più aggiornato è su de-dollarizzazione, commercio in valute locali e riforme con prospettive globali, sfidando così, apertamente, il G7 e l'Occidente.

  • Nel mese di ottobre 2025 gli Usa mettono in atto un imponente dispiegamento militare al largo del Venezuela, apparentemente giustificato dalla lotta al narco-traffico, ma con l'obiettivo dichiarato di cambio di regime. Cina e Russia non restano a guardare.

L'elenco potrebbe continuare ad libitum tra minacce nucleari, conflitti regionali, riassestamenti di alleanze, presenza di focolai, lotte di potere, retorica molto fumosa e piccante in grande profusione, crisi economiche all'orizzonte, limitazione delle libertà personali, politici guerrafondai. Tutto questo legittima la domanda da cui sono partito. 
A mio giudizio, il problema è tutto, e soprattutto, di natura geopolitica. Un ordine mondiale rantola e al suo posto ne sta crescendo un altro che ha la sua parola-chiave: multipolarismo. Comprenderne il significato e il suo sviluppo, anche teorico, può essere, secondo me, di grande aiuto, pur nella complessità e multidimensionalità degli avvenimenti che stanno accadendo, perché evidenziano "errori" sistemici, incomprensioni, distruzioni immotivate, "gioco sporco e pericoloso", doppio standard, violenza a piene mani, sintomi e rantoli di un mondo che sta morendo, ma non se n'è ancora accorto. Dall'altro lato risuonano, come vagiti di un parto già avvenuto, parole come sovranità, libertà di commercio equo e reciprocamente vantaggioso, multilateralismo alla pari, crescita economica e sviluppo, prosperità, rispetto della diversità di valori, tradizioni, culture e volontà. La lotta, strenua e purtroppo ancora dura e sanguinosa, si combatte su questi due fronti.