4. Armi

4. ARMI (CIA-FORZE ARMATE-DEEP STATE) - I Parte
Credo che appaia chiaramente come l'ordine mondiale unipolare si fondi su tre pilatri. Il primo è costituito dagli interessi economici e finanziari delle multinazionali. Un mercato globale de-localizzato, senza volto e patria, è fonte di enormi profitti. Il secondo pilastro ha la sua ossatura ideologica nel neo-liberalismo globale, che ha come obiettivo finale la cessione di ogni sovranità da parte dei singoli Stati, da inglobare in organismi trans- e sovra-nazionali a struttura differenziata. Il terzo pilastro, squisitamente geopolitico, è la presenza predominante dell'anglosfera, a trazione USA e il supporto dato a tutto campo e con tutti i mezzi.
Ci addentreremo ora, per quanto possibile, all'interno di questo terzo pilastro, con l'obiettivo di rispondere ad una domanda cruciale, al di là di ogni complottismo, che non mi appartiene: fino a che punto è possibile stabilire se gli USA siano la "polizia" armata a guardia della globalizzazione oppure se hanno utilizzando la globalizzazione al fine di un controllo militare e ideologico del mondo globalizzato.

La CIA (Prima parte)
La CIA (Central Intelligence Agency) è l'agenzia di intelligence civile principale del governo degli Stati Uniti d'America, responsabile della raccolta, analisi e diffusione di informazioni di intelligence straniera per proteggere la sicurezza nazionale, per coordinare meglio le attività di spionaggio in un contesto di Guerra Fredda emergente contro l'Unione Sovietica, nel contesto geopolitico del bipolarismo. Tralascio ulteriori informazioni su questo aspetto per passare alle operazioni progettate e gestite dalla CIA e delle quali abbiamo informazioni declassificate e disponibili, che già di per sé ci fanno capire molte cose. La CIA ha condotto tantissime attività, molte delle quali ancora classificate.
1953: Operazione Ajax (Iran) – L'Operazione Ajax (nome in codice TP-AJAX per la CIA, Operation Boot per l'MI6 britannico) fu un colpo di stato sotto copertura orchestrato dalla Central Intelligence Agency statunitense, in collaborazione con i servizi segreti britannici, per rovesciare il governo del primo ministro iraniano Mohammad Mossadegh (scritto anche come Mossadeq) nell'agosto 1953.

Mossadegh (Mossadeq)
Contesto storico
Nel 1951, Mossadegh, leader nazionalista e democraticamente eletto, nazionalizzò l'industria petrolifera iraniana, fino ad allora controllata dalla Anglo-Iranian Oil Company (nota successivamente con la sigla BP), di proprietà britannica. Questo provocò una crisi economica in Iran a causa del boicottaggio occidentale sul petrolio iraniano, ma anche una forte reazione da parte di Regno Unito e Stati Uniti, preoccupati per la perdita di controllo sulle risorse e per il timore che Mossadegh potesse avvicinarsi all'Unione Sovietica.
Pianificazione e esecuzione
Approvata dal presidente USA Dwight D. Eisenhower e dal governo britannico nel 1953.
Guidata sul campo da Kermit Roosevelt Jr., agente CIA (nipote del presidente Theodore Roosevelt), molto abile nelle trattative segrete.
Strategia: Propaganda anti-Mossadegh (attraverso media pagati), mobilitazione di folle "affittate", corruzione di ufficiali militari e religiosi (soft-power), e falsi attentati attribuiti ai comunisti per creare caos.
Primo tentativo (15 agosto 1953): Fallito. Lo Scià Mohammad Reza Pahlavi firmò i decreti per destituire Mossadegh e nominare il generale Fazlollah Zahedi, ma Mossadegh fece arrestare i golpisti e lo Scià fuggì a Roma.
Secondo tentativo (19 agosto 1953): Riuscito. Con l'aiuto di militari lealisti e folle organizzate dalla CIA, Zahedi prese il potere. Mossadegh fu arrestato, processato e condannato agli arresti domiciliari a vita.


Lo Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi
Rivoltosi
Conseguenze
Reinsediamento dello Scià come monarca filo-occidentale, con un regime autoritario sostenuto dagli USA (inclusa la creazione della SAVAK, polizia segreta addestrata dalla CIA).
Nuovo accordo petrolifero: Le compagnie occidentali (incluse quelle USA) ottennero una quota maggiore.
Considerata un "successo" dalla CIA, divenne modello per future operazioni (es. Guatemala 1954).
Lungo termine: Alimentò risentimento anti-americano in Iran, contribuendo alla Rivoluzione Islamica.
La CIA ha ammesso ufficialmente il suo ruolo solo decenni dopo (documenti declassificati nel 2013 e 2017), definendolo in alcuni casi un atto "non democratico". È vista come una delle prime operazioni di "regime change" (cambio di regime) della CIA contro un governo eletto. Dettaglio importante: costo dell'operazione solo 5 milioni di dollari.
1954: Operazione PBSuccess (Guatemala)– L'Operazione PBSUCCESS (nome in codice della CIA) fu un colpo di stato sotto copertura orchestrato dalla Central Intelligence Agency statunitense nel giugno-luglio 1954 per rovesciare il presidente guatemalteco Juan Jacobo Árbenz Guzmán, democraticamente eletto, e successore di Juan José Arévalo. Arbenz espropriò terre incolte per redistribuirle ai contadini, con compensazione basata sul valore dichiarato dai proprietari. Questo colpì duramente la United Fruit Company (UFCO), multinazionale USA che controllava vaste piantagioni di banane (da cui il termine "repubblica delle banane"), ferrovie e porti in Guatemala. La UFCO perse centinaia di migliaia di ettari.

Juan Jacobo Árbenz Guzmán

Carlos Castillo Armas
Pianificazione e esecuzione
Approvata dal presidente Dwight D. Eisenhower nel 1953, ispirata al successo di Operazione Ajax in Iran.
Budget: circa 2-3 milioni di dollari.
Strategia: Propaganda radiofonica ("Voce della Liberazione" da Honduras), guerra psicologica (volantini, falsi rapporti di invasione), addestramento di un piccolo esercito ribelle guidato dal colonnello Carlos Castillo Armas (esiliato), bombardamenti limitati con aerei CIA.
L'esercito guatemalteco, demoralizzato dalla propaganda, rifiutò di difendere Árbenz, che si dimise il 27 giugno 1954 per evitare spargimento di sangue.
Conseguenze
Castillo Armas divenne presidente, annullò la riforma agraria, restituì terre alla UFCO e represse oppositori.
Iniziò una serie di dittature militari, culminata in una guerra civile (1960-1996) con oltre 200.000 morti, genocidio di popolazioni indigene Maya e violazioni dei diritti umani.
La CIA considerò PBSUCCESS un modello di successo "low-cost", ma a lungo termine destabilizzò il Centro America.
La CIA ammise il suo ruolo con documenti declassificati negli anni '90. È vista come un esempio classico di intervento USA per interessi economici mascherati da anticomunismo.
L'invasione della Baia dei Porci (Bahía de Cochinos in spagnolo) del 17-19 aprile 1961 fu un tentativo fallito orchestrato dalla CIA per rovesciare il governo rivoluzionario di Fidel Castro a Cuba, utilizzando esuli cubani anti-castristi.


Contesto storico
Dopo la Rivoluzione Cubana del 1959, Castro nazionalizzò proprietà americane e si avvicinò all'URSS durante la Guerra Fredda. Il presidente USA Dwight D. Eisenhower approvò un piano CIA per addestrare esuli cubani e rovesciare il regime. Il successore John F. Kennedy ereditò e autorizzò l'operazione, ma con modifiche per renderla meno visibile (niente supporto aereo diretto USA).
Pianificazione e ruolo della CIA
La CIA reclutò, addestrò (in Guatemala e Florida) e armò la Brigata 2506, circa 1.400 esuli cubani.
Piano: Sbarco alla Baia dei Porci, insurrezione popolare attesa (che non avvenne), creazione di un governo provvisorio filo-USA.
Supporto: Aerei B-26 camuffati da cubani per bombardamenti preliminari (15 aprile).
L'invasione e il fallimento
17 aprile: Sbarco, ma le forze castriste (guidate personalmente da Castro) reagirono rapidamente con milizie e aviazione.
Kennedy cancellò un secondo attacco aereo USA per evitare escalation.
In 72 ore: La Brigata fu sconfitta; oltre 100 morti, ~1.200 prigionieri (scambiati poi con cibo e medicine USA).
Conseguenze
Umiliazione per gli USA e la CIA: Kennedy assunse responsabilità pubblica, ma licenziò il direttore CIA Allen Dulles.
Rafforzò Castro: Dichiarò Cuba socialista, accelerò alleanza con URSS → Crisi dei Missili del 1962.
La CIA ammise il ruolo con documenti declassificati; considerato uno dei maggiori fallimenti della sua storia.
È vista come un esempio di "plausible deniability-negazione plausibile (non siamo stati noi) " fallito e di errori di intelligence (sottovalutazione della popolarità di Castro).
Molti altri arrestati o corretti.
Tuttavia, il programma è stato accusato di gravi abusi:
Assassinii extragiudiziali e torture sistematiche (inclusi waterboarding-simulazione di annegamento e elettroshock).
Uccisioni di innocenti per quote o errori di intelligence.
Testimonianze al Congresso USA (1971, da William Colby, allora direttore CIA) rivelarono casi di abusi, portando a indagini e ridimensionamento.
Critici (come Noam Chomsky) lo definirono un "programma di assassinio" su larga scala.
Il Phoenix continuò fino al 1972, influenzando dottrine controinsurrezionali successive (es. in Iraq e Afghanistan). È considerato da alcuni un successo parziale nel indebolire il Viet Cong, ma da altri un esempio di guerra sporca che alienò la popolazione civile.


L' Operazione Popeye (nome in codice anche Project Popeye, Motorpool o Intermediary-Compatriot) fu un programma segreto di modificazione meteorologica condotto dall'US Air Force (con coinvolgimento della CIA) durante la Guerra del Vietnam, dal 20 marzo 1967 al 5 luglio 1972).
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Obiettivi
L'obiettivo era prolungare la stagione dei monsoni sopra parti del Sentiero di Ho Chi Minh (la rete di rifornimenti nordvietnamita che passava attraverso Laos, Cambogia e Vietnam) per:
Rendere le strade fangose e impraticabili ("make mud, not war" era lo slogan del 54th Weather Reconnaissance Squadron).
Causare frane, allagamenti e lavaggi di ponti fluviali.
Rallentare il trasporto di truppe e materiali dal Vietnam del Nord al Sud.
Si stimava di estendere i giorni di pioggia di 30-45 giorni per stagione monsonica.
Metodi e esecuzione
Tecnica: Cloud seeding (inseminazione delle nuvole) con ioduro d'argento disperso da aerei.
Aerei utilizzati: Principalmente WC-130 Hercules e RF-4C, decollati da basi in Thailandia.
Oltre 2.600 missioni effettuate in 5 anni.
Operazioni su Laos, Cambogia e Vietnam (senza autorizzazione esplicita dei governi locali in alcuni casi).
Risultati e controversie
Successo tattico: Rapporti ufficiali indicano un aumento della pioggia (fino all'82-85% di efficacia in alcune missioni), con ritardi logistici per i nordvietnamiti.
Impatto strategico: Limitato; i vietnamiti si adattarono rapidamente.
Rivelazione: Emersa nei Pentagon Papers (1971), articoli del New York Times (1972) e udienze congressuali (1974). Il segretario di Stato Henry Kissinger e la CIA furono accusati di averla sponsorizzata senza informare il segretario della Difesa Melvin Laird.
Portò a condanne internazionali per "guerra meteorologica".
(Continua)