Organizzazioni a sostegno del mondo unipolare

20.11.2025

Francesco Di Meco. 

Diverse sono le organizzazioni sovranazionali (Aspen Institute, Gruppo Bilderberg, Commissione trilaterale, Fabian Society), ma in questo momento storico le più pericolose sono Il Word Economic Forum (WEF) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Word Economic Forum.

   Prima di entrare nello specifico è necessario fare una premessa: come ci ha insegnato il Prof. Giacinto Auriti dal 1694, con la fondazione della Banca d’Inghilterra, è stata espropriata la sovranità monetaria ai Popoli e l’emissione della moneta avviene a debito. Su questa base una Elite finanziaria apolide ha condizionato l’economia e lo sviluppo dell’intero mondo, ma la ciliegina sulla torta è stata messa nel 1944 con gli accordi di Bretton Woods, quando veniva definito il Dollaro come moneta di riserva internazionale sostenuta dall’esclusiva sua convertibilità in oro.
     la natura truffaldina dell’operazione veniva alla luce nel 1971, quando Charles de Gaulle richiese al tesoro USA la conversione in oro di tutta la riserva di dollari in possesso della Francia; così venne scoperto che i dollari USA non avevano più copertura aurea in quanto emessi in eccesso rispetto alle riserve di forte Knox.
     Fu allora che il Presidente Nixon, sostenuto dal ruolo preminente degli USA nell’ambito dell’Anglosfera, impose il Dollaro come moneta di riserva senza copertura aurea ma garantita dalla solida economia americana. Fu così che venne ufficializzato il Dollaro come moneta creata dal nulla (moneta Fiat) che regolava gli scambi internazionali e si ancorava ad esso anche il petrolio, la maggior risorsa energetica del pianeta, creando il Petrol Dollaro.
     Il trucco era stato svelato per cui il gioco non era più totalmente affidabile e poteva essere messo in crisi nuovamente, occorreva un altro mezzo per ricattare i Governi nazionali, bisognava gestire la Politica.
      Nel 1971 Henry Kissinger era Segretario di Stato USA e guarda caso anche mentore di Klaus Schwab, giovane ingegnere ed economista tedesco allora sconosciuto ma già dichiaratamente Sionista. Proprio nel 1971 Klaus Schwab fonda l’European Management Forum (EMF), ufficialmente definito come organismo per promuover i contatti manageriali e migliorare gli scambi internazionali. Nel 1974 la partecipazione all’EMF viene estesa ad autorità istituzionali governative di diverse nazioni. Nel 1987 l’EMF viene rinominato Word Economic Forum (WEF) e si dedica alla politica internazionale, per cui nel 1988 interviene attivamente nella crisi bellica tra Grecia e Turchia, nel 1989 favorisce le trattative tra Nord e Sud Coreani, nel 1992 interviene nella questione Sud Africana, nel 1994 favorisce l’accordo su Gaza tra Shimon Peres e Yasser Arafat. Infine dal 2010 è garantita al Forum la presenza costante di Ministri e Capi di Stato dei Paesi del G20.
Tutto ciò fa sembrare il WEF come una organizzazione meritevole di stima ed attenzione, ma questo è solo il ruolo di facciata, c’è ben altro.
Nel 1992 Klaus Schwab crea una scuola politica denominata Global Leaders for Tomorrow dedicata alla formazione dei futuri Leaders mondiali secondo i principi propri del WEF. Da questa scuola si diplomano molti nomi conosciuti: Angela Merkel, Nicolas Sarkozy, Tony Blair, Jean Claude Juncker, Josè M.D. Barroso, Jeff Besos, Bill Gates, Cristine Lagarde, Corrado Passera, I.C. Trichet e tanti altri, tra cui anche Viktor Orban. Insomma tutti studenti che in seguito diventeranno Capi di Stato e Finanzieri internazionali.
Nel 2004 la scuola viene rinominata come Young Global Leaders (JGL) e procede alla formazione di altri nomi successivamente molto noti nella politica internazionale: Emanuel Macron, Boris Jonson, Sebastian Kurtz, Magdalena Anderson, Sanna Marin, Justin Truseau, Jacinta Arden, Chelsea Clinton; ma non mancano i finanzieri: Larry Fink (Black Roc), Richard Branson (Virgin), Mark Zuckemberg (Face Book).
Questo è stato il metodo per controllare le Nazioni, la Finanza Usuraia non compra più i politici li crea direttamente secondo i suoi principi e li mette a governare.
Ma i Leaders devono essere supportati da tecnici che realizzino concretamente le direttive del WEF, così Klaus Schwab affianca al JGL una nuova scuola denominata: Global Shapers. Gli alunni devono avere meno di 30 anni devono diventare promotori dei programmi del WEF da inserire nelle istituzioni a livello locale, regionale, globale; ne sono stati diplomati 14000 e sono dislocati in 150 nazioni.
Alla luce di quanto è stato esposto si comprende bene l’affermazione di Schwab: “Sarò chiaro, il futuro non sta semplicemente accadendo, il futuro è costruito da noi, da una potente comunità come la nostra”.
Tutto è funzionale a concretizzare l’agenda 2030, cioè un great reset che affermi una mondo unipolare in cui la società è totalmente controllata con molto meno libertà e dove non contano più le Costituzioni ed i parlamenti democraticamente eletti, ma organismi sovranazionali governati da personaggi nominati, non eletti dal Popolo.
Il modo unipolare deve essere gestito da una Tecnocrazia globale che includa una nuova valuta totalmente digitale ed un sistema di tracciamento ed identificazione informatico.
Il WEF mira alla realizzazione di una nuova forma di Capitalismo chiamato Stake Holder Capitalism, in cui le Multinazionali si focalizzino non solo sul profitto ma anche sulle sfide sociali ed ambientali influenzandole. Insomma, l’Alta finanza apolide si pone al disopra degli stati nazionali, gestendoli direttamente con i tecnocrati creati nelle sue scuole di formazione.
Per il WEF l’intero mondo non deve essere più basato sulla Democrazia ma su una Oligarchia del potere finanziario per realizzare un nuovo ordine mondiale unipolare.

Ma non basta, in rete gira una dichiarazione di Yuval Noah Harari, guru del WEF che propugna il postumanesimo, che recita: “Elimineremo la Fede in Dio, porremo fine al libero arbitrio e vigileremo in modo che le persone pensino esattamente quello che noi vogliamo fargli pensare”. Alcuni sostengono che la dichiarazione sia vera altri no, ma sicuramente riflette il pensiero del WEF su quello che è il suo compito futuro.